Ultimo step: la degustazione della birra.

Ciao ragazzi! Lo ammetto, sono stata poco lungimirante e ci ho messo un bel po’ di tempo prima di concludere la “triade” di articoli dedicati al mondo della birra, quindi oggi rimedierò parlandovi della degustazione, anche la birra, come il vino, dev’essere guardata, annusata e assaggiata, perché ha tanto da raccontare.

Come per il vino, anche per la degustazione della birra ci sono tre fasi di analisi: visivo, olfattivo e gusto-olfattivo. Partiamo dal primo.

Abbiamo gia detto negli articoli precedenti (quello sulla produzione e quello sugli stili della birra) che il colore e la limpidezza e trasparenza dipendono dalla lavorazione e dallo stile che si vuole ottenere; il colore dipende dalla torrefazione del malto, vira da un giallo paglierino, all’ambrato, fino ad arrivare al marrone scuro. La limpidezza invece dipende dalle filtrazioni che vengono fatte o meno, quindi questi due aspetti non vanno analizzati per darne un giudizio, ma perché vengano semplicemente apprezzati, però, nel caso troviate una lieve torbidità in una birra filtrata potrebbe dipendere da un eccessivo invecchiamento, ma se è ancora bevibile non è da considerarsi un difetto. L’effervescenza è un altro fattore da considerare, come per lo spumante metodo classico (ne ho parlato qui) le bollicine devono essere fini e persistenti. Fin qui l’analisi è molto simile a quella del vino, c’è un aspetto che si valuta solo nella birra, e questo è la schiuma.

Della schiuma valutiamo il colore, perché non è necessariamente bianca, ma anche lei assume delle tonalità legate al colore della birra, ad esempio in una birra scura può assumere delle tonalità beige. Deve essere densa e compatta, e quando beviamo un sorso, sul bicchiere devono rimanere tracce di schiuma, queste tracce hanno un nome molto suggestivo: Merletti di Bruxelles.

I Merletti di Bruxelles
I Merletti di Bruxelles

Passiamo all’aspetto olfattivo dell’analisi. Valuteremo l’intensità e la qualità dei profumi, e come nel vino potremo divertirci a riconoscere le note olfattive che ci regalerà la nostra birra. I profumi che potrete apprezzare maggiormente sono quelli legati alle materie prime, quindi malto e luppolo, il primo potrete sentirlo maggiormente nelle birre scure, e potrebbe regalare anche note di caramello, il secondo sarà più riconoscibile nelle birre più “luppolate” come le Pils, e potrà assumere note vegetali, floreali, e addirittura balsamiche. Altri profumi che potremmo riconoscere annusando una birra sono quelli fruttati, maggiormente riscontrabili nelle birre ad alta fermentazione e che derivano dalla fermentazione e dalla maturazione, esattamente come succede nel vino, quindi potremmo riconoscere profumi fruttati come agrumi o frutta matura ed esotica, molto comuni sono i profumi speziati, altre note potrebbero essere quelle di miele o addirittura caffè. Non è la prima volta che lo scrivo: è un mondo vasto, scoprirete tante sfumature odorose molto intriganti, sono sicura che vi divertirete a cercare di riconoscerle.

Per quanto riguarda l’analisi gusto-olfattiva, c’è un aspetto che sono sicura tutti avrete analizzato anche senza saperlo e in maniera assolutamente soggettiva: la bevibilità, se un sorso tira l’altro un aspetto fondamentale della degustazione è stato già giudicato senza sentenze. Le altre sensazioni sono puramente gustative e dipendono anche dal nostro palato, questi sono i gusti: dolce, amaro e acido. Il sapore dolce si avvertirà maggiormente nelle birre di puro malto, ad esempio alcune Lager, quello amaro nelle Pils, che come abbiamo detto sono volutamente più amarognole perché vengono impiegate maggiori quantità di luppolo, mentre il sapore acido è spesso presente nelle birre ad alta fermentazione, soprattutto quelle di frumento come le Weizen, o nelle birre beverine come le Blanche. Come nel vino è importante che il gusto sia equilibrato e piacevole.

Ricordatevi che per apprezzare al meglio tutte le caratteristiche della birra che stiamo degustando è importante la giusta temperatura di servizio. Spero di essere stata esaustiva, e spero di avervi fatto venire la curiosità di capire cosa c’è dentro il vostro boccale o calice di birra.. Alla prossima..Stay Tuned!!

Danila

Pubblicato da frescoesapido

Sommelier Ais dal 2011, in tandem con Danila Atzeni, fotografa professionista e sua compagna, autrice, tra l’altro, degli scatti dei suoi articoli, è un grande appassionato per la materia tanto cara a Dio Bacco ed ama la purezza delle materie prime in cucina: proprio l’attività tra i fornelli l’ha fatto avvicinare al mondo del vino attorno al 2000. Dopo svariati master di approfondimento sui più importanti territori vitivinicoli al mondo, nel 2021 ha ricevuto il 33° Premio Giornalistico del Roero. Scorre il nebbiolo nelle sue vene, vitigno che ha approfondito in maniera maniacale, ma ciò che ama di più in assoluto è scardinare i luoghi comuni che gravitano attorno al mondo del vino. Collabora, altresì, anche con altre note riviste di settore quali Lavinium, L'Acquabuona e Travel Wine Magazine.

2 Risposte a “Ultimo step: la degustazione della birra.”

I commenti sono chiusi.