I vini di Damiano Cavallini richiedono tempo, curiosità e passione. Elementi dello stesso ingranaggio che ruotano attorno alla vita del nostro protagonista, in quel di Fara Novarese, dal primo giorno in cui ha deciso di dedicarsi alla viticoltura; seguendo schemi tutt’altro che convenzionali e mettendo al primo posto il rispetto del territorio e della materia prima. Quest’ultima, nei suoi Colline Novaresi, viene fuori sempre in maniera totale, assoluta, senza mezzi termini insomma. A sei anni dalla vendemmia l’Ardita, (vespolina in purezza) dopo circa 20-25 minuti dalla mescita, mostra un timbro intenso di amarena, Boero, eucalipto e terriccio bagnato, financo rosolio e grafite. Grandissima evoluzione e complessità che 4 anni or sono avrei immaginato solo in parte. Anche in bocca ha guadagnato punti: il frutto maturo riempie il palato e un’incessante vena sapida conquista la scena coadiuvata da una freschezza mai in secondo piano. La vespolina è un vitigno che regala vini sorprendenti e longevi, chi dice il contrario mente. Su un piatto di diaframma piastrato a dovere e un brisket di bovino adulto ci sta una favola.
