Ad ognuno il suo gusto: gli stili della birra.

Ciao ragazzi! Eccoci al secondo post dedicato al mondo della birra, il weekend si avvicina e da bravi ragazzi quali siamo vi diamo qualche dritta per scegliere quale birra bere per rinfrescare queste giornate estive. Parliamo, come vi avevo annunciato, dei vari stili della birra, vi elencherò quelli più comuni, ma c’è tutto un mondo da scoprire e non voglio togliervi il piacere della scoperta!

Forse vi ricorderete che nel primo post sulla produzione della birra vi ho parlato di tre tipi di fermentazione: bassa, alta e spontanea, sottolineando quanto questo fosse importante da sapere perché dal tipo di fermentazione dipenderà lo stile della birra che verrà prodotta.

Partiamo dalle birre più prodotte al mondo, quelle a bassa fermentazione: le Lager. Queste birre sono chiamate così perché vengono fatte riposare in magazzini, in tedesco Lager, a basse temperature, per agevolare l’azione dei lieviti. Vengono prodotte ovunque, dalla Germania agli Stati Uniti. Sono birre molto piacevoli, leggere e non troppo complesse, il colore dipende dalla tostatura del malto ma di solito sono birre chiare. Vediamone insieme alcuni tipi.

La più conosciuta è la Pils o Pilsner: Nata in Boemia nella Repubblica Ceca, è una birra chiara, viene prodotta con un malto molto chiaro, la più conosciuta è la Pilsner Urquell, ovvero l’originale pilsner. Ciò che la rende particolare è il gusto più amaro rispetto ad una Lager normale, questo perché viene usato un luppolo molto forte ed ha una lunga stagionatura. La percentuale di alcol non supera il 5% del Volume, e si consiglia di consumarla fresca a 7-9°. Il suo sapore piuttosto rinfrescante e amarognolo potrebbe sposarsi con formaggi grassi o una bella frittura.

Più forte è la Bock, chiamata anche Strong Lager, è di origine tedesca, ha una percentuale d’alcol più elevata, circa 7-8%, ma ci sono delle tipologie di Bock come le Doppelbock ed Eisbock che hanno una percentuale d’alcol superiore, rispettivamente 8 e 10% vol. Ha un colore più scuro ed un gusto maltato con un discreto corpo. Si beve ad una temperatura superiore: 10-11°. Si abbina bene con formaggi di media stagionatura, carne e salumi.

In Germania vengono prodotti due tipi di Lager particolari: le prime dal colore scuro, le Schwarzbier che comprendono le Dunkeldal gusto amaro, le seconde non filtrate, quindi piuttosto torbide e di qualsiasi colore: le Zwickel, tutte da  da bere alla temperatura di 7-9°, con alcol contenuto, 5%vol.

Un tipo di Lager tedesca molto conosciuta è quella che si beve durante la festa più famosa: l’Oktoberfest, ed è la Märzen, è una birra con una percentuale di volume d’alcol leggermente maggiore rispetto alle Lager normali, circa il 6%, è una birra chiara poco complessa e, inutile dirlo vista l’occasione in cui si consuma, è molto piacevole da bere. Viene prodotta a marzo così da essere pronta per ottobre, e solo a sei fabbriche rigorosamente di Monaco di Baviera, è permesso servire questa birra durante l’Oktoberfest e sono: Augustiner, Hofbräu, Löwenbräu, PaulanerSpatenHacker-Pschorr.

Alcuni tipi di bicchieri per degustare le birre
Alcuni tipi di bicchieri per degustare le birre

Il 10% della produzione di birra riguarda quelle ad alta fermentazione: le Ale. Ogni tipologia è diversa per colore consistenza e percentuale di alcol, le più conosciute vengono da Gran Bretagna e Irlanda, Germania e Belgio. Sono birre aromatiche con sentori fruttati di banana, prugna, ananas o pera e speziati.

Partiamo da quelle belghe. La Ale belga è una birra chiara dal sapore acidulo, molto speziata e fruttata, non ha un particolare corpo e la percentuale di alcol è del 5%vol, si beve a 10°. Un altra tipologia è la Blanche, molto chiara, agrumata e speziata, anche questa piuttosto acidula e molto dissetante. Ha il 5%volume di alcol e va servita a 8-9°. Molto note sono le birre Trappiste, sono solo 11 le birre che possono avere questo nome, tutte belghe a parte una prodotta in Olanda e una negli Usa. Gli standard sono molto rigidi, deve essere prodotta all’interno di un’abbazia trappista, da parte o sotto il controllo dei monaci trappisti, dev’essere subordinata al monastero e gli incassi servono ai monaci per il loro sostentamento o per opere benefiche. Sono birre molto corpose, aromatiche e speziate, il colore vira dal dorato all’ambrato, il volume dell’alcol è notevole, 8-10% e per apprezzarne la complessità si beve a 12-16°. L’abbinamento spazia da selvaggina, ad arrosti, a formaggi anche stagionati. Simili alle trappiste, ma non più prodotte nei monasteri, sono le birre d’Abbazia.

In Gran Bretagna troviamo le Bitter, hanno un gusto più amaro, e hanno un colore più ambrato, di solito tendente al rame, hanno una percentuale d’alcol bassa, il 4% e si beve a 11-13°. Si abbina con piatti semplici come i formaggi freschi o i tramezzini. Un altra Ale britannica è la Strong, è fruttata ed ha una componente alcolica più sostenuta: fino al 8.5%vol, si abbina con carni rosse e formaggi stagionati.

In Irlanda abbiamo un tipo di Ale molto conosciuto: la Stout. E’ una birra molto scura con una schiuma molto densa, è molto aromatica, viene prodotta con malto torrefatto e viene aggiunto il caramello, ha sentori che ricordano il caffè e il cacao, infatti ha un sapore piuttosto amaro. Esiste una versione anche dolce della Stout da abbinare con torte al cioccolato o al caffè.

Dalla Germania abbiamo le famose Weizen o Weiss. Sono prodotte dal frumento. Hanno un sapore acidulo, e un aroma molto fruttato e speziato. Le troviamo spesso non filtrate, quindi con i lieviti in sospensione, tra queste troviamo la Hefeweizen chiara e la Dunkelweizen scura, mentre quelle filtrate sono la Kristallklar chiara e la Weizenbock scura. Il volume dell’alcol è del 5% e si beve a 9-11°. Si può abbinare a piatti di pesce, salumi e ai classici würstel coi crauti.

L’ultima tipologia di birra è quella a fermentazione spontanea, come ho spiegato nell’altro articolo non vengono aggiunti lieviti selezionati, ma questi sono spontanei. Sono solo belghe e sono birre molto particolari: le Lambic. Hanno un gusto molto forte, questo è dovuto alla stagionatura in botti che sono state usate per vini liquirosi, vengono anche aggiunti degli sciroppi alla frutta. Da questo tipo di birra derivano le Gueuze che sono delle miscele di Lambic giovani e vecchie, potete immaginare la particolarità di queste birre. Hanno il 6%vol di alcol e si consumano a 10-14°. Di solito sono delle birre da gustare fuori pasto, possiamo definirle birre da meditazione.

Il viaggio tra gli stili della birra è finito, anzi, io l’ho iniziato, ma c’è tanto altro da sapere e soprattutto da assaggiare, quindi spero di avervi fatto venire voglia di continuarlo. Se i primi due articoli vi sono piaciuti non perdete il prossimo nel quale parlerò della degustazione della birra. Alla prossima e..Stay Tuned!!

Danila

Pubblicato da frescoesapido

Sommelier Ais dal 2011, in tandem con Danila Atzeni, fotografa professionista e sua compagna, autrice, tra l’altro, degli scatti dei suoi articoli, è un grande appassionato per la materia tanto cara a Dio Bacco ed ama la purezza delle materie prime in cucina: proprio l’attività tra i fornelli l’ha fatto avvicinare al mondo del vino attorno al 2000. Dopo svariati master di approfondimento sui più importanti territori vitivinicoli al mondo, nel 2021 ha ricevuto il 33° Premio Giornalistico del Roero. Scorre il nebbiolo nelle sue vene, vitigno che ha approfondito in maniera maniacale, ma ciò che ama di più in assoluto è scardinare i luoghi comuni che gravitano attorno al mondo del vino. Collabora, altresì, anche con altre note riviste di settore quali Lavinium, L'Acquabuona e Travel Wine Magazine.