Pinot Nero Montigl Terlan

Ciao ragazzi! Prima di tutto: buon ferragosto! Eccoci qua, in vacanza (w noi) in quel di Loano (sv) al fresco in un wine bar davvero carino il “Vittorino” per una delle nostre degustazioni in diretta, che poi “in diretta” mica tanto perché lo leggete postumo, ma noi stiam qua al tavolo come degli smart-rimbecilliti a scrivere, tanto noi facciamo conversazione lo stesso!! Il vino che abbiamo ordinato è un pinot nero Montigl riserva 2010 delle cantine Terlano, del nostro amato Südtirol.

Montigl 2010
Montigl 2010

 

Visto che la temperatura ambiente rischierebbe di farlo diventare un vin brulè senza spezie, abbiamo chiesto un secchiello con del ghiaccio per farlo stemperare un po’, trucchetto intelligente per rendere piacevole un rosso anche d’estate, stando attentiperò a non far spegnere i profumi con la temperatura troppo bassa.

Il bellissimo colore di questo pinot nero
Il bellissimo colore di questo pinot nero

Il colore è bellissimo, un rubino con riflessi granato, e ha una buona trasparenza.

Il naso intenso e fruttato, si sentono note di frutti di bosco cone mora e mirtilli, non ci facciamo condizionare dal fumo di sigaretta dei vicini di tavolo, quindi se vi diciamo che sentiamo note di tabacco potreste pensare che non stiamo facendo un buon lavoro, ma le note ci sono. Sentiamo ancora note di erbe officinali, e speziate di pepe nero, e continua con sentori di violetta e liquirizia. Ci arrivano note di ginepro e caffè.

in bocca è molto fine ed elegante, fresco sapido, con un tannino abbastanza pronunciato data la giovane età, ha una persistenza notevole, e corrispondente nelle note fruttate giovani, e un finale speziato.

Abbiamo dato fondo alla bottiglia con due amici di Loano, Chiaraluce e Nino, anche loro amanti del vino. Alla prossima!

 

 

 

Pubblicato da frescoesapido

Sommelier Ais dal 2011, in tandem con Danila Atzeni, fotografa professionista e sua compagna, autrice, tra l’altro, degli scatti dei suoi articoli, è un grande appassionato per la materia tanto cara a Dio Bacco ed ama la purezza delle materie prime in cucina: proprio l’attività tra i fornelli l’ha fatto avvicinare al mondo del vino attorno al 2000. Dopo svariati master di approfondimento sui più importanti territori vitivinicoli al mondo, nel 2021 ha ricevuto il 33° Premio Giornalistico del Roero. Scorre il nebbiolo nelle sue vene, vitigno che ha approfondito in maniera maniacale, ma ciò che ama di più in assoluto è scardinare i luoghi comuni che gravitano attorno al mondo del vino. Collabora, altresì, anche con altre note riviste di settore quali Lavinium, L'Acquabuona e Travel Wine Magazine.