Langhe rosso doc “Mon Prá” 2007

 

Ciao ragazzi, oggi vi parlerò di un vino che ha ben 6 di cantina il Langhe rosso doc “Mon Prá” 2007. Questo vino mi ricorda una delle realtà delle Langhe che segnarono maggiormente la mia esperienza di degustatore. L’azienda agricola Conterno Fantino, vi consiglio di visitarla perché rappresenta un’esperienza più unica che rara, soprattutto considerando la professionalità, l’accoglienza e la disponibilità dei suoi titolari.

Il vino:
Langhe Rosso DOC “Mon Prà”2007.

 

Langhe rosso doc “Mon Prá” 2007. Azienda agricola Conterno Fantino. Monforte d’Alba (Cn). 15 % vol. 18 mesi di barriques di rovere francese. Vinificati e affinati separatamente, assemblati solo prima dell’imbottigliamento:45% Nebbiolo, 45% Barbera, 10 % Cabernet. Manto rubino fitto ed impenetrabile, tonalità profonda ma al contempo vivace.

Il naso è una vera bomba di eleganza, mi piace quest’ossimoro. E’ una bomba perché sprigiona note intense mature quali mora, susina rossa, amarena ed una spezia dolce che ricorda la paprika ed il curry, elegante perché si alternano note floreali di geranio, violetta e rosa appassite con una punta di cacao, ed addirittura incenso vanigliato di sorprendente complessità, data a mio avviso dall’affinamento dove la mineralità sabbiosa ed un finale di liquirizia dolce compongono un naso di incredibile fascino e qualità.

Il sorso davvero intenso, ricco, e pieno di materia fruttata/speziata che risulta coerente, convince grazie alla percezione di equilibrio che si avverte dove le componenti di sapidità e freschezza viaggiano di pari passo, il tannino è percettibile e ravviva il sorso, la componente alcolica non si percepisce più di tanto, quindi grande bevibilità è un vino davvero ben fatto soprattutto se viene stappato nel periodo giusto della sua vita, ma chi può dirlo quanto ancora avrebbe potuto migliorare? È questo il fascino del mondo del vino.

Abbinamento: spaghetti alla chitarra con la mitica genovese secondo la ricetta di Antonino Cannavacciuolo.

Spaghetti chitarra alla Genovese, ricetta di Antonino Cannavacciuolo.

Pubblicato da frescoesapido

Sommelier Ais dal 2011, in tandem con Danila Atzeni, fotografa professionista e sua compagna, autrice, tra l’altro, degli scatti dei suoi articoli, è un grande appassionato per la materia tanto cara a Dio Bacco ed ama la purezza delle materie prime in cucina: proprio l’attività tra i fornelli l’ha fatto avvicinare al mondo del vino attorno al 2000. Dopo svariati master di approfondimento sui più importanti territori vitivinicoli al mondo, nel 2021 ha ricevuto il 33° Premio Giornalistico del Roero. Scorre il nebbiolo nelle sue vene, vitigno che ha approfondito in maniera maniacale, ma ciò che ama di più in assoluto è scardinare i luoghi comuni che gravitano attorno al mondo del vino. Collabora, altresì, anche con altre note riviste di settore quali Lavinium, L'Acquabuona e Travel Wine Magazine.