Un momento di analisi..la degustazione

Ciao a tutti! C’è una novità, la parte riguardante le basi della degustazione la gestirà la persona che ho citato nel mio articolo di presentazione, la mia ragazza, Danila Atzeni, anche lei sommelier, che sta lavorando, da vera nerd incallita, alla realizzazione e alla diffusione di questo blog, come ho già scritto quella del vino è una passione che condividiamo, quindi perché non condividere anche questo blog?

 

Ciao ragazzi! Eccoci al primo appuntamento con gli articoli che faranno parte della sezione che ho pomposamente chiamato “lezioni (di)vino”, in realtà la mia intenzione non è certo quella di mettermi in cattedra, ma piuttosto è quella di riordinare le idee e capire insieme quelle che sono le basi della degustazione..Visto che parliamo di degustazione la prima nozione da ricordare è che quando vogliamo concederci qualche minuto per capire un vino, concentrandoci per trovare un ricordo, una sensazione che lo distinguerà dagli altri vini e che ci regalerà un’emozione, dobbiamo farlo in un ambiente luminoso per poterlo osservare, aiutarsi con un foglio bianco o una tovaglia bianca ci aiuterà a notare le sfumature del colore, la sua trasparenza e anche i suoi eventuali difetti, la seconda regola è l’assenza di odori forti nella stanza in cui facciamo la degustazione per carpire tutti i profumi che stimolano il nostro olfatto e la nostra memoria, non vogliamo certo ricordare il vino che degustiamo per le sue note olfattive di pollo arrosto!! Ottenuti questi presupposti indispensabili passiamo a quello che dovremmo riuscire a cogliere in questo vino. I sensi che saranno coinvolti maggiormente saranno la vista, l’olfatto e naturalmente il gusto, vediamo insieme cosa dovranno cogliere questi sensi. Attraverso la vista vedremo, come ho già accennato prima, il colore e le sue sfumature, la sua limpidezza e la sua trasparenza, e, nel caso degli spumanti  il perlage, ovvero, quelle bellissime bollicine che rendono lo spumante quasi brillante.

perlage
Attraverso l’olfatto coglieremo le sfumature odorose, senza lasciarci prendere dallo zelo cercando profumi assurdi, o al contrario lasciarci prendere dallo sconforto perché non riusciamo a riconoscere il profumo di un fiore a noi sconosciuto, lasciamoci trasportare dalla nostra memoria, con un po di esperienza sarà sempre più semplice riconoscere i profumi.
Il vino ci deve piacere quindi il gusto è il senso che alla fine deciderà se ci è piaciuto o no, e pur riconoscendo il valore del vino, la soggettività è un elemento fondamentale, possiamo apprezzare il frutto maturo e la possenza di un vino nato sotto il sole, il sapore salino di quello nato a due passi dalla spiaggia, o la piacevole sensazione fresca che ci fa salivare che hanno i vini di montagna. Il fattore importante che dobbiamo valutare è l’equilibrio tra la sensazione avvolgente che abbiamo in bocca e la piacevole nota fresca, non vorremo mai sentire un vino che sa solo di prugna matura o che ci faccia fare la smorfia da succo di limone..Apprezziamo sempre il lavoro, l’impegno e la fatica che c’è dietro quella bottiglia, quindi partiamo dal presupposto che non faccia mai schifo, ma che possa incontrare o meno le nostre preferenze.

Danila.

Voi che ne pensate? preferite un possente vino morbido, un vino leggero e piacevole, o una sferzata di fresca acidità? Fatemi sapere..

Nel prossimo articolo delle “lezioni” parleremo dei colori del vino..Stay tuned!

Pubblicato da frescoesapido

Sommelier Ais dal 2011, in tandem con Danila Atzeni, fotografa professionista e sua compagna, autrice, tra l’altro, degli scatti dei suoi articoli, è un grande appassionato per la materia tanto cara a Dio Bacco ed ama la purezza delle materie prime in cucina: proprio l’attività tra i fornelli l’ha fatto avvicinare al mondo del vino attorno al 2000. Dopo svariati master di approfondimento sui più importanti territori vitivinicoli al mondo, nel 2021 ha ricevuto il 33° Premio Giornalistico del Roero. Scorre il nebbiolo nelle sue vene, vitigno che ha approfondito in maniera maniacale, ma ciò che ama di più in assoluto è scardinare i luoghi comuni che gravitano attorno al mondo del vino. Collabora, altresì, anche con altre note riviste di settore quali Lavinium, L'Acquabuona e Travel Wine Magazine.

11 Risposte a “Un momento di analisi..la degustazione”

  1. Complimenti!!…Come prima lezione di degustazione la trovo semplice e interessante.

  2. Buona sera ragazzi! Innanzi tutto complimenti x l’idea e x come la state portando avanti!! Amo il Vino sotto ogni aspetto, profumi colori emozioni ed anche il fatto che se esageri un pò ti da quella leggerezza e spensieratezza dal sorriso contagioso… Rosso giovane o meno bianco leggero o corposo bollicina fresca o matura, quando é buono x me lo adoro tutto! Anche se preferisco il metodo classico, se lo scegli bene ci sta con tutto… Tra i piú che mi rapito ho una stima assoluta x i Lunelli, quasi da dire; se lo hanno fatto loro é buono… In genere sono difficile d’accontentare quando si parla di metodo classico, mentre il rosso, ripeto se nn ha difetti lo apprezzo quasi sempre anche se forse sono l’unico che nn predilige i Toscani…Il bianco fermo é stato il mio primo amore mi ha fatto avvicinare al resto del vino… Parlo del Lugana! Mi piaceva pensavo solo quello, ma provando diverse cantine che producono Lugana ho notato he nn era oroprio tutto uguale e da li ho cominciato… Dinuovo complimenti ciao

    1. Ciao Gabriele grazie davvero per i complimenti e per averci scritto, questo blog è nato con l’intento di condividere la nostra passione, perciò ti ringraziamo di aver condiviso la tua con noi. Il nostro obiettivo è parlare un linguaggio il più possibile universale, per avvicinare più persone possibile al mondo del vino che in Italia è una delle più grandi risorse. Spero tanto che continuerai a seguirci non risparmiando nessuna opinione, perché per noi questo è un grande incoraggiamento che ci spinge ad andare avanti.
      Non ti nascondo che anche noi siamo grandi appassionati di metodo classico e Champagne soprattutto, proprio per le ragioni che hai elencato, la piacevolezza prima di tutto e non sei solo, salvo qualche sporadico esempio, i toscani non sono di certo i nostri rossi preferiti, per ovvie ragioni. Il lugana è un vino straordinario, con grandi capacità di invecchiamento al contrario di quanto si pensa con grande equilibrio tra sapidità e freschezza, hai già assaggiato il “filo di Arianna” di Tenute Roveglia e il Lugana di Perla del Garda? Davvero due grandi vini, facci sapere cosa ne pensi, a presto e grazie ancora.
      Un’ultima cosa, possiamo chiederti come sei venuto a conoscenza del nostro blog?

  3. Buona Domenica ragazzi! Vi ho conosciuto visitando il blog del buon Ziliani…… Di Lugana ne ho assaggiati parecchi, tipo Ca dei Frati, Ca Maiol, Bulgarini, Preseglie, Ottella ed altri, ma quelli li conosco soltanto di fama, ma provvederó…Certo che continueró a seguirvi e ad imparare, visto che nn son certo un’esperto. Quindi le vostre recensioni saranno principalmente di “bollicine”?? Purtroppo nn ho mai bevuto ne Oltre po pavese e Alta langa x motivi di reperibilitá, qui da me nn esistono praticamente… Mentre per lo stesso motivo ho bevuto tanto Franciacorta e purtroppo un pò meno Trento doc e x fortuna qualche Altoatesino….(ho giáin cantinetta qualche bottiglia che nn ho mai bevuto)!

    1. Grazie della risposta Gabriele,come avrai visto il nostro blog cerca di parlare di vino a 360° tra visite ad aziende, degustazioni Ais e non solo, abbinamenti con il cibo ,articoli semplici sulla didattica ed in futuro anche brevi cenni sui vitigni, ma come nella realtà bisogna contestualizzare il momento in cui si scrive, fosse per me parlerei solo di bollicine ma sarebbe troppo a senso unico ,in questo momento visto il caldo di sicuro c’è un’attenzione maggiore alle bollicine ed ai bianchi, ma continua a seguirci e vedrai che ti appassionerai tanto anche ad altri vini.
      Per capire a fondo le potenzialità dell’Oltrepò Pavese ti direi di cominciare dall’azienda Travaglino, per poi seguire con Monsupello a mio avviso la migliore e la più completa anche in rapporto a qualità prezzo per chiudere con l’azienda Anteo rocca De Giorgi il loro Ecru è un grande Pinot Nero spumantizzato italiano, in Alta Langa non puoi non assaggiare Rocche dei Manzoni con il suo riserva Elena ed il loro brut zerò, dieci anni sui lieviti, a mio avviso uno dei 3 migliori spumanti italiani, prezzo ridicolo per la sosta sui lieviti che ha. Assaggia poi Epacrife, il loro Nebbiolo metodo classico rosè è pazzesco, ed Ettore Germano di Serralunga d’Alba, anche Rizzi, se ti capita, ti inoltro un buon sito dove troverai tutto è molto affidabile, gente seria ed appassionata uno dei migliori in Italia, fammi sapere cosa ne pensi. A presto.

      http://www.callmewine.com/it/

      1. Ho dato uno sguardo al sito che mi hai mandato e mi sembra in effetti serio e molto ben fatto, fornito mica male(anche se nn ci sono tutti quelli che mi consigli)! Ho solo un dubbio ad usare le enoteche online, la consegna…soppratutto in questa stagione dove immagino le mie bottigliette in un furgone a sbollentare! Tu che usi queste enoteche hai avuto ancora qualche brutta sorpresa? Ovviamente pur comprando in enoteche dove prendo in mano e porto a casa ho avuto ancora spiacevoli inconvenienti all’apertura… Dici che l’Altalanga é tra i tuoi 3 preferiti e quali sono gli altri?

        1. Caro Gabriele, il primo è indubbiamente il Giulio Ferrari riserva del fondatore, ma dipende dalle annate, poi c’è il riserva hausmanhof di Haderburg a Salorno, Alto Adige, poi il Rocche dei Manzoni brut zerò ma questi sono solo i miei gusti,anche se ultimamente ho assaggiato anche il riserva del fondatore di Letrari altra storica azienda di Trentodoc a cui ho dedicato l’articolo che tiene testa al Giulio Ferrari del mitico Maso Pianizza, ma sempre a seconda delle annate.
          La consegna in callmewine è garantita, puoi fidarti, un mio amico ha lavorato per loro,hanno un attenzione maniacale,poi il caso sfortunato ci sarà sempre, anche l’imballo è proprio studiato apposta per il vino e la consegna velocissima, cmq io compro molto in azienda,più che on line o in enoteca.
          Un caro saluto

  4. Mi é partito il commento scusate… Ancora complimenti x la vostra bella passione x il vino e per questo vostro progetto!!! A presto ciao

  5. Ciao Maestro!! In 26 ore dall’ordine mi hanno giá consegnato e con una confezione davvero seria… grazie ora mi rimsne che stappare, vieni??? Ho preso 2 Monsupello millesimato e senza année, Giorgi1870 Ferghettina extra brut 2007 Perlé rosé 2007 e Domini di Abate Nero… Altalanga hanno solo Serafini, mane erano sprovvisti! Poi visto che ero in vena di spendere sono andato dal mio enotecario numero 1 ed ho acquistato sempre un pò sotto tuo consiglio ed un pò di mio Valentino 2001 Altemasi Graal 2005(pazzesco) un Nicolas Feuillatt gran cru blanc de blancs 2004 ed una bottiglietta di Grillo… ora x un bel pò vietato spendere, visto che la mia cantinetta é full, a dire il vero ne ho giá 8 in eccesso hihihi… A presto ciao

    1. Ciao Gabriele, ti comunico che sono già sul treno assieme a Danila con una sete pazzesca, soprattutto dopo aver letto le bottiglie che hai acquistato, non mi sento di darti feed-back tecnici per non influenzare la tua degustazione, quindi appena le stappi scrivimi pure le tue sensazione che poi ti dico le mie.
      Mi fa piacere che ti sia trovato bene con Callmewine, ma era come tirare un rigore a porta vuota. Una dritta mi sento di dartela, sul Valentino 2001 brut zerò, se sei bravo in cucina, accompagnalo ad uno spezzatino di agnello o meglio capretto con cipolle di Tropea e zafferano, mi ringrazierai fino al giorno in cui diventerai astemio cosa che mi auguro non accada mai. A presto e alla tua salute.

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