In vacanza noi beviamo la Massarda..

Come promesso vi parlo di nuovo di una delle aziende che quest’anno mi hanno colpito di più, mi riferisco a Ka’Manciné, del simpaticissimo Maurizio Anfosso.

Ho visitato la sua cantina ad aprile, è situata nella frazione S.Martino di Soldano (ne ho parlato nell’articolo sul Rossese di Dolceacqua) con le sue vigne ultra centenarie ad alberello provenzale, immerso in una cornice paesaggistica spettacolare, questo autentico “vigneron” dopo aver lavorato per anni assieme a Filippo Rondelli dell’azienda “Terre Bianche” decide, assieme alla moglie Roberta Repaci, di avviare la sua attività ed oltre ad affermarsi sempre di più con la sua produzione di rossese di Dolceacqua, si diverte a riscoprire una varietà di uve praticamente scomparsa che deriva dalle coste tunisine, la Massarda o tabaka che a Soldano ha trovato il suo habitat ideale.
Il Tabaka è appunto il vino di cui vi parlerò stasera, l’unico vino bianco che produce da pochi anni in quantità davvero limitate.

Tabaka Ka'Manciné
Tabaka Ka’Manciné

Il vino, in linea con tutta la sua gamma, ha un profilo davvero nordico, e trovandomi proprio in Liguria a trascorrere una parte delle mie ferie, ho deciso di condividere con voi le sensazioni che sto provando durante la degustazione di questo vino in questa bella giornata di sole ligure.

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Il Tabaka è un vino dal colore paglierino carico, è limpido ed abbastanza consistente, e scusate il tecnicismo ma il naso è davvero una bomba, risulta subito minerale con note di pietra focaia e polvere da sparo, degne del miglior Chablis o Pouilly Fumè, continua con la scorza del limone, l’ananas acerbo, con note floreali di mimosa ed erbacee come salvia, macchia mediterranea, e note speziate di pepe verde. Chiude con una nota balsamica di mentolo. In bocca ha una media sruttura, 12%vol, è molto equilibrato e corrispondente alle note speziate, lascia una bocca fresca con una discreta sapidità, è molto persistente ed invoglia alla beva.
L’abbiamo abbinato ad un piatto di ravioli di borragine con burro salvia e parmigiano, ma ci ha letteralmente stupito a fine pasto in abbinamento al formaggio Leerdammer

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Spero che prima o poi riusciate ad assaggiare questo vino, perché ritengo che sia una vera chicca, non mi resta che augurare a Maurizio Anfosso di continuare a fare sempre meglio perché la strada è quella giusta. A presto!

Pubblicato da frescoesapido

Sommelier Ais dal 2011, in tandem con Danila Atzeni, fotografa professionista e sua compagna, autrice, tra l’altro, degli scatti dei suoi articoli, è un grande appassionato per la materia tanto cara a Dio Bacco ed ama la purezza delle materie prime in cucina: proprio l’attività tra i fornelli l’ha fatto avvicinare al mondo del vino attorno al 2000. Dopo svariati master di approfondimento sui più importanti territori vitivinicoli al mondo, nel 2021 ha ricevuto il 33° Premio Giornalistico del Roero. Scorre il nebbiolo nelle sue vene, vitigno che ha approfondito in maniera maniacale, ma ciò che ama di più in assoluto è scardinare i luoghi comuni che gravitano attorno al mondo del vino. Collabora, altresì, anche con altre note riviste di settore quali Lavinium, L'Acquabuona e Travel Wine Magazine.

3 Risposte a “In vacanza noi beviamo la Massarda..”

  1. Ciao ragazzi come procedono le ferie? Bé spero bene… Tabaka nn lo avevo nemmeno mai sentito nominare purtroppo! Ho un compito da chiedervi x quando rientrerete, se lo volete fare ovviamente… Vorrei che faceste una piccola lista, mi spiego; 10 bianchi fermi 10 rossi fermi 10 bollicine Italiane e 10 Champagne… Anche qualcuno meno fate voi, i migliori che avete assaggiato x categoria quelli da nn perdere insomma!! Io ho le mie idee, ma aimé ho un bagaglio cosí piccolo a cui attingere informazioni…. A presto grazie e buona continuazione!!!!

    1. Ciao carissimo purtroppo siam già tornati, le ferie volano tutto il resto dell’anno un pò meno, fortuna che c’è qualche buon vino ad alleviare la routine.
      Caspita bella la tua richiesta, ora ci rifletto un pò su è magari ci scappa una rubrica, già vedo il titolo: “le richieste dei lettori”.
      A dir la verità nemmeno io conoscevo la Massarda non prima di 4 mesi fa, ma grazie a Maurizio Anfosso posso affermare di aver bevuto uno dei bianchi sicuramente più minerali d’Italia.
      A presto e grazie come sempre per i tuoi preziosi commenti.
      P.S. non trascurare mai il tuo piccolo bagaglio perchè la tua curiosità e passione lo renderà enorme.

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