Champagne Chanoine Frères, tra i pionieri di Épernay

Con questo articolo dedicato alla seconda Maison di Champagne più antica della storia inauguriamo una nuova sezione di Fresco e Sapido, il titolo non poteva essere altrimenti: “Champagne a tutti i costi”.

Lo Champagne è un vino che mi affascina sempre di più, in tutti i sensi, non solo a livello gustativo.

Inauguro una nuova sezione del blog, tutta dedicata allo Champagne.

Il metodo classico

Questa particolare tipologia di vino prodotto secondo il Méthode Champenoise o Metodo Classico, come viene chiamato in Italia (qui il link sulla tipologia di vino) è indubbiamente affascinante. Questa nobile bevanda risulta essere il prodotto più commerciale al mondo ed al contempo il più complesso e ricercato dai veri intenditori ed appassionati, tutto dipende da chi lo produce a mio avviso. Viene proposto in maniera grottesca in discoteca, adornato da scintillanti candeline che rivestono la bottiglia servita solitamente da una ragazza poco vestita. Allo stesso tempo, in degustazioni molto serie e concorsi enologici, risulta sempre un grande vino rispettato in tutto il mondo. Per cogliere le molteplici sfumature dei grandi Champagne bisogna essere dei veri e propri cani da tartufo, considerando quanto le stesse risultino sottili, eleganti e delicate.

Il mio obbiettivo è quello di affrontare questa nobile bevanda a 360°, lo proporrò in tutte le salse dunque mi raccomando zero pregiudizi di ogni sorta, in un senso o nell’altro, perché ciò che ho imparato negli anni è che in questa regione vitivinicola francese si possono trovare ottimi vini prodotti da grandi Maison, ma anche da piccoli Vignerons Indépendants o Négociant manipulant. Per quanto riguardi gli stili illustrerò prodotti derivati da viticultura tradizionale, biologica o biodinamica. Racconterò vini distribuiti in Italia, dunque già noti, o novità assolute non ancora reperibili nel territorio nazionale, insomma ce ne sarà per tutti i gusti e per tutte le tasche, perché nulla risulta maggiormente inappropriato che sostenere la tesi che lo Champagne è un vino caro, irraggiungibile sempre e comunque. Dimostrerò con i fatti ed ovviamente anche con le parole, che si possono bere ottimi Champagne a prezzi “umani”, dunque eccezionalmente indicherò il prezzo in media della bottiglia e dove poterla reperire.

Il vino

Ma torniamo al vino in questione. La Maison Chanoine Frères è la seconda più antica della storia dello Champagne, sto parlando di una delle famiglie più importanti e prestigiose di Épernay, datata 1730 è attualmente in mano al gruppo Lanson-BCC, proprietaria di altre sei grandi Maison di Champagne in Francia.

Chanoine Frères è anche proprietaria del marchio Tzarine, una linea lanciata sul mercato allo scopo di omaggiare i grandi Zar di Russia che furono il principale mercato dello Champagne nel 1700 e 1800, questa linea è importata in Italia da Fratelli Branca Distillerie.

Champagne Chanoine Frères Reserve Privée Brut.

Vigneti ubicati nella Vallèe de la Marne e nell’Aube. Percentuale maggioritaria di pinot noir e pinot meunier con un saldo di chardonnay. 12% vol. 18-24 mesi sui lieviti.

Veste paglierino vivace, mostra bolle fini che si sviluppano copiose nel bicchiere grazie a cordoncini regolari e ben allineati. Una presa di spuma esemplare a mio avviso.

Il Naso

Il naso è lento a concedersi, inizialmente timido esordisce su note di lieviti e scorza di agrume/limone. Ad un paio di minuti dalla mescita e grazie ad un’opportuna ossigenazione sviluppa note gessose intense, ritorna la frutta con un ribes bianco fedele ai canoni classici del pinot noir.

La frutta secca richiama la mandorla tostata e gli anacardi, il bouquet viene ulteriormente ampliato dalla salvia e da una nota balsamica indefinita, chiude su sfumature dolci di miele d’acacia. Un naso sfaccettato e cangiante, evolve nel bicchiere.

Il gusto

Il sorso risulta dinamico, fresco, sapido. Corrispondenza notevole grazie alle note agrumate che stuzzicano il palato, vivacizzato ulteriormente da un perlage tecnicamente ineccepibile. La bollicina risulta cremosa ed al contempo graffiante, media intensità/persistenza gustativa, risulta una prodotto base di tutto rispetto, in grado di soddisfare le esigenze di chi lo degusta soprattutto all’ora dell’aperitivo. Lo proporrei su tartine di vario tipo, affettati misti tra cui l’immancabile Mortadella Bologna Igp o su torte salate anche a base di verdura, per strizzare l’occhio agli amici vegetariani.

Questo Champagne è facilmente reperibile anche in Gdo al prezzo medio di 15-18 euro, non posso che definirlo un ottimo rapporto qualità prezzo avendo attribuito allo stesso 86 punti.

Pubblicato da frescoesapido

Sommelier Ais dal 2011, in tandem con Danila Atzeni, fotografa professionista e sua compagna, autrice, tra l’altro, degli scatti dei suoi articoli, è un grande appassionato per la materia tanto cara a Dio Bacco ed ama la purezza delle materie prime in cucina: proprio l’attività tra i fornelli l’ha fatto avvicinare al mondo del vino attorno al 2000. Dopo svariati master di approfondimento sui più importanti territori vitivinicoli al mondo, nel 2021 ha ricevuto il 33° Premio Giornalistico del Roero. Scorre il nebbiolo nelle sue vene, vitigno che ha approfondito in maniera maniacale, ma ciò che ama di più in assoluto è scardinare i luoghi comuni che gravitano attorno al mondo del vino. Collabora, altresì, anche con altre note riviste di settore quali Lavinium, L'Acquabuona e Travel Wine Magazine.