Charles Taurence, un Blanc de Noirs targato Écueil

Continua il mio approfondimento nei confronti della Montagne de Reims attraverso una tipologia di Champagne molto particolare, il Blanc de Noirs.

La tipologia di vino

Questo tipo di vino viene prodotto con il solo utilizzo di uve a bacca nera vinificate in bianco. Nell’AOC Champagne le sole consentite sono il pinot noir ed il pinot meunier. La prima è maggiormente coltivata nella Montagne de Reims e nella Côte des Bar, dona allo Champagne sentori minerali e di frutti rossi e gli conferisce corpo e potenza.

La seconda è presente soprattutto dalla Vallée de la Marne, da il meglio di sé in questa zona e si caratterizza al palato per la sua morbidezza e rotondità, funge inoltre da collante aromatico e gustativo tra chardonnay e pinot noir, nella composizione del famoso taglio classico champenoise.

Nonostante mi sia capitato di degustare versioni stupefacenti di Blanc de Noirs prodotti con il solo impiego di uve pinot meunier, gli Champagne in media più interessanti della categoria sono quelli a base pinot noir, prodotti soprattutto nella Montagne de Reims. Questo per via di una pulizia aromatica ed un equilibrio gustativo d’insieme a mio avviso irraggiungibili.

La zona vitivinicola

Per sostenere la mia tesi ho scelto di recensire lo Champagne Charles Taurence, prodotto adÉcueil, un villaggio classificato premier cru situato nella parte meridionale della Montagne di Reims, in una delle sue quattro sottozone chiamata Reims-Vesle & Ardre.

Questo comune vanta un cospicuo numero di produttori, attorno ai 130-140, ha una superficie di 144,50 ettari, di cui 17,40 coltivati a chardonnay, 16,70 pinot meunier e 110,10 pinot noir. Le viti crescono su un terreno che ha una matrice fortemente gessosa, arricchita ulteriormente da argilla e calcare.

La Maison

La maison Charles Taurence possiede 10 ettari di vigneto ad Écueil, dal 6 ottobre 2003 fa parte della società “GROUPEMENT DE CHAMPAGNES DE PROPRIETAIRES RECOLTANTANTS”, che ha sede a Romery, attualmente guidata da Maryse Marie-Madeleine. Il gruppo possiede altri marchi di Champagne tra cui Charles Perry e Charles Dauteuil.

L’enologo di casa Taurence è Bruno Henricj, nei vigenti si applica un tipo di agricoltura tradizionale che si ispira fortemente al regime biologico, attraverso pratiche di lotta integrata, non si utilizza l’irrigazione e non vengono usati pesticidi o erbicidi. La densità dei vigneti è pari a 8000 viti per ettaro.

 

Champagne Charles Taurence Brut Blanc de Noirs Premier Cru

Prodotto con l’utilizzo di uve 100% pinot noir provenienti dal villaggio premier cru di Écueil, il vino sosta 36 mesi sui lieviti, 12,5% vol. appartiene alla categoria brut. Devo constatare purtroppo che si fa molta fatica a reperire informazioni utili per poter incrementare la mia descrizione tecnica del vino. In base alla mia esperienza di degustazione il dosaggio del vino si assesta sui 9 grammi litro, la sboccatura è avvenuta presumibilmente nel secondo semestre del 2017.

Contrariamente agli Champagne 100% pinot noir pur essendolo, questo vino mostra una verve cromatica particolarmente algida, priva dei classici toni che ricordano il color dorato acceso. Il manto è paglierino vivace e molto luminoso, mostra sfumature beige/oro antico tipiche dell’uva simbolo della Montagne de Reims. Le bollicine scorrono copiose nel bicchiere, formano cordoncini fitti e regolari anche a diversi minuti dalla mescita.

L’esordio al naso è decisamente fruttato ma possiede un timbro delicato, elegante, la susina gialla si alterna al ribes bianco, sviluppa note dolci di melone d’inverno, uva spina, acacia, scorza di limone ed una lieve percezione erbacea di foraggio. Con lenta ossigenazione affiorano effluvi minerali intensi di gesso e gusci di ostriche, una nota nitida e precisa che rappresenta in pieno il mitico terroir di Reims.

In bocca è davvero interessante, la verticalità gustativa è protagonista per via di un sorso scattante, freschezza spinta ai massimi dalla nota citrina che rimanda alle note percepite al naso. Bolla incisiva ma elegante, sapidità che conquista il palato riempiendolo di una materia di media densità gustativa, sorso lunghissimo e ben calibrato, bevibilità esemplare.

Questo champagne l’ho abbinato ad un piatto di fusilli ai peperoni in due consistenze. La crema ottenuto con aggiunta di Parmigiano Reggiano e panna, frullando i peperoni precedentemente cotti al forno, è stata perfettamente sgrassata dalla freschezza del vino. Il frutto, opportunamente maturo, ha accompagnato il gusto intenso dei peperoni lasciati croccanti a listarelle al centro del piatto. In merito all’abbinamento enogastronomico l’asse Francia-Italia funziona sempre.

Al vino ho attribuito 89 punti, si trova on line ad un prezzo di 25-30 euro, in Gdo a 20, soprattutto in Francia. Non posso che definirlo un buon rapporto qualità prezzo considerando la categoria di vino e la zona da cui proviene.

Pubblicato da frescoesapido

Sommelier Ais dal 2011, in tandem con Danila Atzeni, fotografa professionista e sua compagna, autrice, tra l’altro, degli scatti dei suoi articoli, è un grande appassionato per la materia tanto cara a Dio Bacco ed ama la purezza delle materie prime in cucina: proprio l’attività tra i fornelli l’ha fatto avvicinare al mondo del vino attorno al 2000. Dopo svariati master di approfondimento sui più importanti territori vitivinicoli al mondo, nel 2021 ha ricevuto il 33° Premio Giornalistico del Roero. Scorre il nebbiolo nelle sue vene, vitigno che ha approfondito in maniera maniacale, ma ciò che ama di più in assoluto è scardinare i luoghi comuni che gravitano attorno al mondo del vino. Collabora, altresì, anche con altre note riviste di settore quali Lavinium, L'Acquabuona e Travel Wine Magazine.