Birrificio Artigianale Barley, l’estro e la passione di Nicola Perra.

Momenti del genere andrebbero vissuti ogni santo giorno, ti spronano ad andare avanti per la tua strada ignorando tutti gli ostacoli, ti aiutano a focalizzare meglio il punto di arrivo che solo grazie alla passione risulta raggiungibile. Tutto questo è capitato al Dott. Ing. Nicola Perra l’ideatore e proprietario assieme all’altro socio, il Rag. Comm. Isidoro Mascia, del Birrificio Artigianale Barley che ho avuto il privilegio di conoscere ed incontrare nel suo stabilimento di Maracalagonis in provincia di Cagliari dove mi trovo attualmente per le mie ferie che purtroppo stanno volgendo al termine.

I Macchinari
I Macchinari

Nicola Perra è una persona talmente appassionata di materia brassicola che grazie allo studio e la perseveranza, unita ad un pizzico di estro ed una valanga di talento è riuscito a realizzare il suo sogno avviando uno dei birrifici più importanti d’Italia sia a livello qualitativo che a livello di originalità di prodotti offerti al consumatore. E’ riuscito a trasmettere alle sue birre tutta la territorialità sarda possibile ed immaginabile, parlando una lingua talmente internazionale a livello qualitativo da riuscire a convincere, oltre che il mercato italiano relativamente giovane ed emergente, anche quello internazionale sbarcando in quei paesi di grande tradizione brassicola, come Germania, Austria e Inghilterra e riuscendo a vincere illustri concorsi nazionali ed internazionali. E’ proprio vero, un prodotto concepito con i massimi criteri della qualità, tanto nel mondo della birra quanto in quello del vino, non conosce frontiere e parla una lingua universale.
Ma veniamo all’essenza del genio di Nicola Perra, la sua intuizione è stata quella di produrre birre artigianali ad alta fermentazione di altissima qualità, non pastorizzate, non filtrate e rifermentate in bottiglia, personalizzandole con ingredienti legati al territorio di produzione.

Ma facciamo alcuni esempi: la sua BB10, una delle più apprezzate dell’intera gamma, è caratterizzata dall’uso della Sapa (mosto cotto) di uve Cannonau, la Zàgara è impreziosita dal miele d’arancio proveniente da apicoltura biologica, rigorosamente di produzione sarda, la BBevò con la sapa da uve Nasco (vitigno autoctono della provincia di Cagliari che da vini dolci) e la BB9 personalizzata dalle uve Malvasia.

Nicola lo ammette:”all’inizio venivo considerato un folle, un sacrilego, mischiare elementi del mondo del vino a quelli della birra, per carità, sarà la solita trovata furba degli italiani desiderosi di affermarsi nel mercato internazionale”.
Ma le stesse persone che l’hanno aspramente criticato si sono dovute ricredere una volta assaggiato il prodotto finale conferendogli ad esempio nel 2013 al Brussels Beer Challenge la Gran Menzione per la sua “Barley Wine” BBEvò, e questo è solo uno dei numerosissimi premi vinti in tutta la sua carriera, relativamente breve, considerando che ha iniziato solo nel 2006. Nicola è stato un vero e proprio pioniere per quanto riguarda questa nuova categoria di birre dove vengono utilizzati elementi del mondo del vino, sempre più produttori italiani si ispirano a lui, ci racconta che ad oggi sono almeno una trentina in Italia i microbirrifici che realizzano questa particolare tipologia di birre.

La sua gamma è composta attualmente da dieci prodotti diversi, le tipologie sono di ispirazione internazionale:
Bière Blanche, Amber Ale, Blonde Ale, American Saison, Bière de Garde, American Amber Ale, Strong Golden Ale, Imperial Stout e per finire Barley Wine, insomma ce n’è davvero per tutti i gusti, per palati raffinati e già ben collaudati o per chi semplicemente vuole concedersi un attimo di puro piacere.

La Gamma
La Gamma

L’intenzione di Nicola è anche quella di promuovere attivamente il concetto di abbinamento gastronomico che, soprattutto per alcune categorie di birre, ovviamente le più strutturate, risulta molto importante così da raggiungere il massimo dell’armonia ed equilibrio gustativo. Se volete conoscere le pietanze che meglio si accostano a queste meravigliose birre vi invito a consultare il suo sito (ecco il link) perché sono descritte in maniera esemplare.
Ci racconta inoltre che molti ristoranti in Sardegna stanno organizzando delle cene con degustazione di vini e birre da abbinare rispettivamente agli stessi piatti, permettendo ai commensali di decretare quale sia l’ abbinamento che risulti più armonico, questo non per sminuire il mondo del vino ma per far si che queste due stupende culture possano integrarsi sempre di più.

Nicola è stato gentilissimo e non finirò mai di ringraziarlo per il tempo che mi ha dedicato e per la passione che è riuscito a trasmettermi e che spero di essere riuscito a girare a voi anche solo al 10%.
Prima di salutarci ci ha gentilmente offerto l’assaggio di una delle sue birre più pregiate la BB9 personalizzata e caratterizzata dalla sapa ottenuta da uve Malvasia, provenienti ovviamente dalla zona migliore, ovvero quella di Bosa. A mio avviso una delle birre più equilibrata dell’intera gamma.

BB9 Barley
BB9 Barley

Già dal colore si avverte la stoffa, schiuma compatta, un colore dorato carico con sfumature ambrate, sprigiona note agrumate e di frutta esotica, un elemento floreale davvero fine, lo speziato che viene fuori con l’ossigenazione regalano un bouquet di rara eleganza. Il palato non è da meno, corrispondente alle note speziate e lievemente ammandorlate, la fanno risultare secca nel retrogusto con punte di freschezza e sapidità oltre ad una persistenza davvero notevole. Insomma una grande birra da abbinare a grandi piatti della tradizione sarda, sia di terra che di mare, come lui stesso consiglia “Culurjonis conditi con ricchi ragù o la fregola con sugo di pomodoro, salsiccia e pecorino alla temibile, o la pecora in cappotto!. Nel secondo caso, riprendo fedelmente il sito, “frutti di mare e pesce crudo o con un accostamento ardito ovvero il pesce a scabecciu (sotto aceto) difficilmente abbinabile ai vini”.

Io e Nicola Perra
Io e Nicola Perra

Insomma grazie Nicola cos’altro dire, continua così, spero di venirti a trovare presto nel tuo nuovo stabilimento l’anno prossimo.

Pubblicato da frescoesapido

Sommelier Ais dal 2011, in tandem con Danila Atzeni, fotografa professionista e sua compagna, autrice, tra l’altro, degli scatti dei suoi articoli, è un grande appassionato per la materia tanto cara a Dio Bacco ed ama la purezza delle materie prime in cucina: proprio l’attività tra i fornelli l’ha fatto avvicinare al mondo del vino attorno al 2000. Dopo svariati master di approfondimento sui più importanti territori vitivinicoli al mondo, nel 2021 ha ricevuto il 33° Premio Giornalistico del Roero. Scorre il nebbiolo nelle sue vene, vitigno che ha approfondito in maniera maniacale, ma ciò che ama di più in assoluto è scardinare i luoghi comuni che gravitano attorno al mondo del vino. Collabora, altresì, anche con altre note riviste di settore quali Lavinium, L'Acquabuona e Travel Wine Magazine.